domenica 26 febbraio 2012

Gli Integratori non temono la crisi

Con oltre 120 milioni di confezioni vendute e un fatturato di un miliardo e mezzo di euro i prodotti salutistici conquistano un italiano su tre e nel 2008 non arrestano la loro crescita. (...)

(...) Un segmento che comprende una vasta serie di prodotti, dai fermenti lattici alle vitamine, dai complementi alimentari per sportivi ai dimagranti. Quello degli integratori sembra essere un settore che non sente la crisi, tanto che nel 2008 ha registrato ancora degli incrementi nelle vendite.

È quanto emerge dallo studio realizzato da Ac Nielsen per FederSalus, la Federazione Nazionale Produttori Prodotti Salutistici che conta 133 associati. Il mercato degli integratori fattura 1.242 milioni di euro solo con le vendite in farmacia, canale privilegiato dove ogni anno si acquistano 92 milioni di confezioni, cui vanno aggiunti i 109,4 milioni di euro (per 19 milioni di unità) sviluppati dal secondo canale, la Gda.

Sommando anche i 6 milioni acquistati nelle parafarmacie e gli introiti delle erboristerie, l’intero indotto generato dal settore dei prodotti salutistici si attesta a 1.453 milioni di euro, con un incremento del 4,2% rispetto al 2007 nelle vendite nella grande distribuzione e un +8,7% nelle vendite in farmacia (Fonte Ac/Nielsen per FederSalus).

“Il mercato degli integratori alimentari in questi mesi di forte recessione a livello mondiale sta mostrando un andamento diverso da quello di altri beni assimilabili", - afferma Germano Scarpa, Presidente di Federsalus. “I settori che non hanno evidenziato flessioni dei consumi hanno in comune almeno uno dei seguenti punti: innovazionerapporto qualità/prezzo e risultato, tre caratteristiche proprie del settore degli integratori alimentari che investe molte risorse nella ricerca per sviluppare prodotti sempre più sicuri e rispondenti alle esigenze del consumatore”.

In due anni aumentati canali e referenze. La possibilità di acquistare prodotti salutistici nei supermercati e nelle parafarmacie ha influito sul boom degli integratori: a due anni dalla liberalizzazione introdotta dal decreto Bersani, i punti vendita sono passati dai 17.013 del 2006 ai 19.600 del 2008 e il nuovo segmento distributivo arriva a pesare più del 22% in termini di confezione vendute.

Secondo Scarpa “La ragione è da ricercare nella recente evoluzione del concetto stesso di salute, che si identifica oggi non più nella semplice assenza o prevenzione della patologia, ma in un complessivo benessere psico-fisico, inteso comesentirsi bene con se stessi, sotto tutti i punti di vista. Una evoluzione che ha portato al naturale passaggio di alcuni integratori da farmaci da banco a integratori”. (...)

(...) Dai dati emerge una differenza tra i prodotti acquistati in farmacia, dove primeggiano fermenti lattici, multivitaminici e dimagranti, e quelli presi nella Gda dove si comprano maggiormente i sostitutivi del pasto, i dimagranti e gli integratori sportivi. Internet canale primario?

Secondo alcune fonti il 70% del mercato passa da internet. Un dato difficile da verificare, dato anche il proliferare di siti stranieri (extra-Ue) che offrono ogni tipo di complementi, vantandone proprietà strabilianti. Basta una superficiale ricerca con un motore di ricerca per venire sommersi da una pletora di siti che vendono integratori per sportivi (proteine, aminoacidi, creatina) o dimagranti a prezzi vantaggiosi.

Restando ai siti mainstream, una parziale conferma della vitalità del settore nelle vendite on line viene dai dati di eBay, il sito di aste sul web che in Italia nei primi tre mesi del 2009 ha visto un aumento per la categoria erboristeria del 68%.

Del resto, la predominanza di internet non sorprende per un settore che al di là del medico, indicato come fonte da oltre la metà degli intervistati (51,7%), viene gestito almeno in un caso su tre dal “fai da te” (38,7% uomini e 30,2% donne), e che sono oltre 6 milioni gli italiani che utilizzano Internet per ottenere informazioni su salute e benessere. Tanto che il sito più cliccato, medicitalia.it, conta oltre 1 milione di visitatori (Ac/Nielsen). (...)

Fonte: AC/Nielsen per Federsalus

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