Al Nuce International, la fiera specializzata che si è tenuta a Milano, si è discusso degli alimenti funzionali e degli integratori alimentari. Nella nutraceutica il mercato mondiale del prodotto finito vale oltre 500 miliardi di euro.
Martedì 26 Ottobre 2010
MILANO . Gli alimenti funzionali non solo fanno bene alla salute, ma
possono svolgere un ruolo fondamentale nel futuro sviluppo
dell’industria degli alimenti e degli ingredienti. Basti pensare che un italiano su tre usa già regolarmente integratori, probiotici e alimenti funzionali.
È quanto emerso oggi, 26 ottobre, in occasione di un convegno di Nuce
International, il primo salone internazionale per l’industria
nutraceutica, cosmeceutica, functional foods & drinks e health
ingredients, che proseguirà fino giovedì 28 a fieramilanocity. La
manifestazione rappresenta un settore in crescita, che suscita sempre
maggiore interesse.
«A fronte della crescente domanda - ha dichiarato
Cesare Sirtori, preside della Facoltà di Farmacia dell’Università degli
Studi di Milano e presidente di Sinut, la Società italiana di
Nutraceutica - l’offerta è aumentata in maniere esponenziale. In Italia
si contano oggi più di 8mila integratori e alimenti funzionali: un
italiano su tre fa regolarmente uso di integratori, probiotici e
alimenti funzionali, decretando un trend caratterizzato da una crescita continua e pressoché costante.
A livello di prodotto finito attualmente il mercato mondiale vale già
oltre 500 miliardi di euro, contro i circa 600 miliardi dei farmaci».
«La fortuna degli alimenti funzionali è associata soprattutto all’aumentata consapevolezza che,
con un’alimentazione mirata, si possano prevenire numerose malattie e
prolungare lo stato di benessere - ha dichiarato Elisabetta Guerzoni,
del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi
di Bologna - In virtù di queste aspettative questi alimenti hanno oggi
il potenziale per essere la maggiore forza trainante per l’industria
degli alimenti e degli ingredienti...» (...)
Fonte: www.federsalus.it - Documento completo nella pagina Stampa
domenica 26 febbraio 2012
Integratori Multivitaminici: la ricerca inizia online
Quasi raddoppiato in due anni il volume di "buzz" online sugli integratori.
MILANO - L’arrivo della bella stagione e dei primi caldi stimola l’interesse dei consumatori per gli integratori alimentari, in particolare quelli multivitaminici e salini, in grado di fornire quella “carica” in più per affrontare le faticose giornate primaverili.
Quello degli integratori alimentari è un comparto in forte crescita: secondo la rilevazione Nielsen effettuata su farmacie, parafarmacie, supermercati e ipermercati nell’ultimo anno il mercato è cresciuto del 12%, raggiungendo circa 1,6 miliardi di euro di venduto nell’anno terminante a marzo del 2010, oltre 120 milioni di confezioni (+8% nell’anno).
L’interesse per gli integratori sembra nascere ben prima dell’effettivo acquisto sul punto vendita: sempre più i consumatori discutono online dell’assunzione di questi prodotti specifici e si scambiano pareri e consigli su quelli più indicati per le diverse esigenze. Dall’analisi del volume di buzz online sugli integratori alimentari, realizzata attraverso BuzzMetrics, il servizio di Nielsen specializzato nella misurazione quali-quantitativa del passaparola digitale, emergono oltre 10 mila discussioni generate dagli utenti negli ultimi tre mesi del 2010.
Ancora più interessante l’analisi in trend: rispetto ai 5,5 mila messaggi del 2008 il volume delle discussioni online è quindi quasi raddoppiato (+83%); circa 700 messaggi in più nell’ultimo anno.
Il volume di buzz online sugli integratori
Fonte: Nielsen BuzzMetrics, 1 Marzo – 31 Maggio 2008/2009/2010
Trattandosi di buzz sugli integratori in generale, la maggior parte delle discussioni (il 73%) avviene sui blog: si sviluppano infatti sempre più blog verticali sulla salute e il fitness che dedicano molta attenzione a questi prodotti, in particolare ai vantaggi derivanti dalla loro assunzione in specifiche situazioni. (...)
(...) Ma chi sono gli utenti che discutono online di integratori? Naturalmente c’è una forte presenza di sportivi, prevalentemente uomini. Da sempre infatti gli integratori vengono associati alla figura dello sportivo, se non addirittura del “palestrato”; si tratta infatti di prodotti specifici volti a favorire l’assunzione di vitamine e di altri principi nutritivi che possono essere utilizzati, ad esempio, per aumentare la propria massa muscolare.
Analizzando le discussioni in rete emerge una componente “rosa” interessata a questa tipologia di prodotti: si tratta di donne e mamme che condividono pareri ed esperienze e che chiedono informazioni sull’assunzione degli integratori, ad esempio per combattere la stanchezza, la spossatezza e i cali di pressione che si presentano puntualmente all’arrivo della stagione primaverile, per affrontare meglio i primi mesi di gravidanza o per aiutare i propri bimbi a superare più velocemente l’influenza o altri malanni di stagione.
In conclusione, dall’analisi delle conversazioni online emerge come, in linea generale, il mercato degli integratori alimentari sia sempre più chiacchierato online, mostrando l’interesse non solo degli sportivi o dei “cultori” del fisico, ma anche delle mamme e in generale di tutte le persone che decidono di affidarsi a questi prodotti per combattere il cambio di stagione, la stanchezza, l’insonnia e perché no… anche il malumore.
Fonte: AC/Nielsen - http://it.nielsen.com
Gli Integratori non temono la crisi
Con oltre 120 milioni di confezioni vendute e un fatturato di un miliardo e mezzo di euro i prodotti salutistici conquistano un italiano su tre e nel 2008 non arrestano la loro crescita. (...)
(...) Un segmento che comprende una vasta serie di prodotti, dai fermenti lattici alle vitamine, dai complementi alimentari per sportivi ai dimagranti. Quello degli integratori sembra essere un settore che non sente la crisi, tanto che nel 2008 ha registrato ancora degli incrementi nelle vendite.
È quanto emerge dallo studio realizzato da Ac Nielsen per FederSalus, la Federazione Nazionale Produttori Prodotti Salutistici che conta 133 associati. Il mercato degli integratori fattura 1.242 milioni di euro solo con le vendite in farmacia, canale privilegiato dove ogni anno si acquistano 92 milioni di confezioni, cui vanno aggiunti i 109,4 milioni di euro (per 19 milioni di unità) sviluppati dal secondo canale, la Gda.
Sommando anche i 6 milioni acquistati nelle parafarmacie e gli introiti delle erboristerie, l’intero indotto generato dal settore dei prodotti salutistici si attesta a 1.453 milioni di euro, con un incremento del 4,2% rispetto al 2007 nelle vendite nella grande distribuzione e un +8,7% nelle vendite in farmacia (Fonte Ac/Nielsen per FederSalus).
“Il mercato degli integratori alimentari in questi mesi di forte recessione a livello mondiale sta mostrando un andamento diverso da quello di altri beni assimilabili", - afferma Germano Scarpa, Presidente di Federsalus. “I settori che non hanno evidenziato flessioni dei consumi hanno in comune almeno uno dei seguenti punti: innovazione, rapporto qualità/prezzo e risultato, tre caratteristiche proprie del settore degli integratori alimentari che investe molte risorse nella ricerca per sviluppare prodotti sempre più sicuri e rispondenti alle esigenze del consumatore”.
In due anni aumentati canali e referenze. La possibilità di acquistare prodotti salutistici nei supermercati e nelle parafarmacie ha influito sul boom degli integratori: a due anni dalla liberalizzazione introdotta dal decreto Bersani, i punti vendita sono passati dai 17.013 del 2006 ai 19.600 del 2008 e il nuovo segmento distributivo arriva a pesare più del 22% in termini di confezione vendute.
Secondo Scarpa “La ragione è da ricercare nella recente evoluzione del concetto stesso di salute, che si identifica oggi non più nella semplice assenza o prevenzione della patologia, ma in un complessivo benessere psico-fisico, inteso comesentirsi bene con se stessi, sotto tutti i punti di vista. Una evoluzione che ha portato al naturale passaggio di alcuni integratori da farmaci da banco a integratori”. (...)
(...) Dai dati emerge una differenza tra i prodotti acquistati in farmacia, dove primeggiano fermenti lattici, multivitaminici e dimagranti, e quelli presi nella Gda dove si comprano maggiormente i sostitutivi del pasto, i dimagranti e gli integratori sportivi. Internet canale primario?
Secondo alcune fonti il 70% del mercato passa da internet. Un dato difficile da verificare, dato anche il proliferare di siti stranieri (extra-Ue) che offrono ogni tipo di complementi, vantandone proprietà strabilianti. Basta una superficiale ricerca con un motore di ricerca per venire sommersi da una pletora di siti che vendono integratori per sportivi (proteine, aminoacidi, creatina) o dimagranti a prezzi vantaggiosi.
Restando ai siti mainstream, una parziale conferma della vitalità del settore nelle vendite on line viene dai dati di eBay, il sito di aste sul web che in Italia nei primi tre mesi del 2009 ha visto un aumento per la categoria erboristeria del 68%.
Del resto, la predominanza di internet non sorprende per un settore che al di là del medico, indicato come fonte da oltre la metà degli intervistati (51,7%), viene gestito almeno in un caso su tre dal “fai da te” (38,7% uomini e 30,2% donne), e che sono oltre 6 milioni gli italiani che utilizzano Internet per ottenere informazioni su salute e benessere. Tanto che il sito più cliccato, medicitalia.it, conta oltre 1 milione di visitatori (Ac/Nielsen). (...)
Fonte: AC/Nielsen per Federsalus
(...) Un segmento che comprende una vasta serie di prodotti, dai fermenti lattici alle vitamine, dai complementi alimentari per sportivi ai dimagranti. Quello degli integratori sembra essere un settore che non sente la crisi, tanto che nel 2008 ha registrato ancora degli incrementi nelle vendite.
È quanto emerge dallo studio realizzato da Ac Nielsen per FederSalus, la Federazione Nazionale Produttori Prodotti Salutistici che conta 133 associati. Il mercato degli integratori fattura 1.242 milioni di euro solo con le vendite in farmacia, canale privilegiato dove ogni anno si acquistano 92 milioni di confezioni, cui vanno aggiunti i 109,4 milioni di euro (per 19 milioni di unità) sviluppati dal secondo canale, la Gda.
Sommando anche i 6 milioni acquistati nelle parafarmacie e gli introiti delle erboristerie, l’intero indotto generato dal settore dei prodotti salutistici si attesta a 1.453 milioni di euro, con un incremento del 4,2% rispetto al 2007 nelle vendite nella grande distribuzione e un +8,7% nelle vendite in farmacia (Fonte Ac/Nielsen per FederSalus).
“Il mercato degli integratori alimentari in questi mesi di forte recessione a livello mondiale sta mostrando un andamento diverso da quello di altri beni assimilabili", - afferma Germano Scarpa, Presidente di Federsalus. “I settori che non hanno evidenziato flessioni dei consumi hanno in comune almeno uno dei seguenti punti: innovazione, rapporto qualità/prezzo e risultato, tre caratteristiche proprie del settore degli integratori alimentari che investe molte risorse nella ricerca per sviluppare prodotti sempre più sicuri e rispondenti alle esigenze del consumatore”.
In due anni aumentati canali e referenze. La possibilità di acquistare prodotti salutistici nei supermercati e nelle parafarmacie ha influito sul boom degli integratori: a due anni dalla liberalizzazione introdotta dal decreto Bersani, i punti vendita sono passati dai 17.013 del 2006 ai 19.600 del 2008 e il nuovo segmento distributivo arriva a pesare più del 22% in termini di confezione vendute.
Secondo Scarpa “La ragione è da ricercare nella recente evoluzione del concetto stesso di salute, che si identifica oggi non più nella semplice assenza o prevenzione della patologia, ma in un complessivo benessere psico-fisico, inteso comesentirsi bene con se stessi, sotto tutti i punti di vista. Una evoluzione che ha portato al naturale passaggio di alcuni integratori da farmaci da banco a integratori”. (...)
(...) Dai dati emerge una differenza tra i prodotti acquistati in farmacia, dove primeggiano fermenti lattici, multivitaminici e dimagranti, e quelli presi nella Gda dove si comprano maggiormente i sostitutivi del pasto, i dimagranti e gli integratori sportivi. Internet canale primario?
Secondo alcune fonti il 70% del mercato passa da internet. Un dato difficile da verificare, dato anche il proliferare di siti stranieri (extra-Ue) che offrono ogni tipo di complementi, vantandone proprietà strabilianti. Basta una superficiale ricerca con un motore di ricerca per venire sommersi da una pletora di siti che vendono integratori per sportivi (proteine, aminoacidi, creatina) o dimagranti a prezzi vantaggiosi.
Restando ai siti mainstream, una parziale conferma della vitalità del settore nelle vendite on line viene dai dati di eBay, il sito di aste sul web che in Italia nei primi tre mesi del 2009 ha visto un aumento per la categoria erboristeria del 68%.
Del resto, la predominanza di internet non sorprende per un settore che al di là del medico, indicato come fonte da oltre la metà degli intervistati (51,7%), viene gestito almeno in un caso su tre dal “fai da te” (38,7% uomini e 30,2% donne), e che sono oltre 6 milioni gli italiani che utilizzano Internet per ottenere informazioni su salute e benessere. Tanto che il sito più cliccato, medicitalia.it, conta oltre 1 milione di visitatori (Ac/Nielsen). (...)
Fonte: AC/Nielsen per Federsalus
Il mercato in cui lavoriamo
La
"Wellness Industry" (il Settore del Benessere) è da molti considerato il
vero fenomeno economico del 21° secolo: più di internet e della
telefonia.
Alla questione l’economista americano Paul Zane Pilzer ha dedicato il libro ”La nuova rivoluzione del Benessere”, dedicato a chi voglia iniziare una attività nel campo del benessere.
5 anni fa, nella prima edizione, Paul Zane Pilzer aveva tracciato i contorni dell’emergente industria da 200 miliardi di dollari, oggi, questa industria negli USA ha raggiunto 500 miliardi. Non solo ogni previsione è stata confermata, ma in soli 5 anni, è stata addirittura superata e ha raggiunto una diffusione mondiale.
Con l’apporto dei nuovi dati, Pilzer mostra le tendenze imprenditoriali vincenti. Scrive Pilzer, già consulente economico della Casa Bianca: “Siamo all’inizio di un business da miliardi di dollari al momento poco conosciuto, come lo era l’industria automobilistica nel 1908, o quella del personal computer nel 1981". Sotto il riflettore il network marketing, uno dei segmenti dell'industria del benessere che sta attualmente offrendo grandi opportunità di lavoro.
La distribuzione intellettuale, persona a persona, si è rivelata la chiave del successo di questa industria perchè garantisce ai propri operatori una formazione personale e professionale costante.
Alla questione l’economista americano Paul Zane Pilzer ha dedicato il libro ”La nuova rivoluzione del Benessere”, dedicato a chi voglia iniziare una attività nel campo del benessere.
5 anni fa, nella prima edizione, Paul Zane Pilzer aveva tracciato i contorni dell’emergente industria da 200 miliardi di dollari, oggi, questa industria negli USA ha raggiunto 500 miliardi. Non solo ogni previsione è stata confermata, ma in soli 5 anni, è stata addirittura superata e ha raggiunto una diffusione mondiale.
Con l’apporto dei nuovi dati, Pilzer mostra le tendenze imprenditoriali vincenti. Scrive Pilzer, già consulente economico della Casa Bianca: “Siamo all’inizio di un business da miliardi di dollari al momento poco conosciuto, come lo era l’industria automobilistica nel 1908, o quella del personal computer nel 1981". Sotto il riflettore il network marketing, uno dei segmenti dell'industria del benessere che sta attualmente offrendo grandi opportunità di lavoro.
La distribuzione intellettuale, persona a persona, si è rivelata la chiave del successo di questa industria perchè garantisce ai propri operatori una formazione personale e professionale costante.
Il Nostro Team Work
Cosa intendiamo per "Lavoro di Squadra"?
L'attività dell'Incaricato alle Vendite è una professione fondamentalmente indipendente, perciò in che contesto si sviluppa la collaborazione tra Incaricati?
Per prima cosa vi è la percezione di un ambiente comune da proteggere, curare e sviluppare eticamente. Il mercato non è un'entità astratta, ma è costituito da persone che vanno trattate con professionalità e rispetto e che vanno aiutate ad indentificare con chiarezza le soluzioni alle proprie esigenze. Questa condizione si riesce a garantire solo se i player in gioco comunicano tra loro, interscambiano informazioni ed esperienze e adottano dei "codici di comportamento" che rispettino il lavoro reciproco, così da permettere di promuoversi a vicenda.
Non solo: il servizio al Cliente, che è fondamentale per avere sempre più Consumatori soddisfatti e favorevoli al tuo progetto di espansione, richiede che vi siano momenti di socializzazione e di riconoscimento dei Consumatori più meritevoli. Questi eventi di socializzazione e di formazione sono il risultato della cooperazione tra gli incaricati. Così efficaci che piuttosto spesso si trasformano nei tuoi migliori Collaboratori. L'interscambio di esperienze pratiche, di storie di successo, la condivisione di metodi di lavoro efficaci ecc. è indispensabile. Tutti possiamo contribuire alla buona riuscita di ciascuno di noi.
Ecco quindi che diventiamo consapevoli di essere "indipendenti" nell'attività persoanle di tutti i giorni ed "interdipendenti" in tutto ciò che ci coinvolge tutti, come gruppo.
L'attività dell'Incaricato alle Vendite è una professione fondamentalmente indipendente, perciò in che contesto si sviluppa la collaborazione tra Incaricati?
Per prima cosa vi è la percezione di un ambiente comune da proteggere, curare e sviluppare eticamente. Il mercato non è un'entità astratta, ma è costituito da persone che vanno trattate con professionalità e rispetto e che vanno aiutate ad indentificare con chiarezza le soluzioni alle proprie esigenze. Questa condizione si riesce a garantire solo se i player in gioco comunicano tra loro, interscambiano informazioni ed esperienze e adottano dei "codici di comportamento" che rispettino il lavoro reciproco, così da permettere di promuoversi a vicenda.
Non solo: il servizio al Cliente, che è fondamentale per avere sempre più Consumatori soddisfatti e favorevoli al tuo progetto di espansione, richiede che vi siano momenti di socializzazione e di riconoscimento dei Consumatori più meritevoli. Questi eventi di socializzazione e di formazione sono il risultato della cooperazione tra gli incaricati. Così efficaci che piuttosto spesso si trasformano nei tuoi migliori Collaboratori. L'interscambio di esperienze pratiche, di storie di successo, la condivisione di metodi di lavoro efficaci ecc. è indispensabile. Tutti possiamo contribuire alla buona riuscita di ciascuno di noi.
Ecco quindi che diventiamo consapevoli di essere "indipendenti" nell'attività persoanle di tutti i giorni ed "interdipendenti" in tutto ciò che ci coinvolge tutti, come gruppo.
Inizio Attività e formazione
Consideriamo
la formazione un elemento indispensabile per la nostra attività. Il
concetto di formazione permanente è quello per cui non si dovrebbe
smettere mai di studiare perché il mondo va avanti, le cose cambiano, la
tecnologia progredisce, le emozioni sono sempre diverse e perchè il
campo dello scibile umano è enorme rispetto alla nostra capacità di
immagazzinare e di memorizzare. In virtù di questo esiste un vecchio
adagio che dice: "non si finisce mai di imparare".
Nella nostra attività non vi sono scorciatoie: si parte da zero per poi sviluppare una base di Consumatori soddisfatti ed una rete di Incaricati soddisfatti. Ciò che serve per diventare di successo lo impariamo sul campo, ovvio, ma un ruolo primario lo gioca l'esperienza di altri che, prima di noi, hanno superato ostacoli e difficoltà.
L'esperienza è un bene prezioso e aiuta a rendere più rapida la crescita professionale e personale di un nuovo incaricato alle vendite. Ecco eprchè abbaimo sviluppato un sistema di supporto locale e a distanza finalizzato a formare, seguire e accompagnare i nuovi Incaricati step by step. Formazione online integrata ad eventi formativi live, in tutto il territorio nazionale. Sessioni adatte al livello di attività e con un approccio fondamentalmente pratico. In sintesi, ecco come è strutturato l'impianto formativo:
Nella nostra attività non vi sono scorciatoie: si parte da zero per poi sviluppare una base di Consumatori soddisfatti ed una rete di Incaricati soddisfatti. Ciò che serve per diventare di successo lo impariamo sul campo, ovvio, ma un ruolo primario lo gioca l'esperienza di altri che, prima di noi, hanno superato ostacoli e difficoltà.
L'esperienza è un bene prezioso e aiuta a rendere più rapida la crescita professionale e personale di un nuovo incaricato alle vendite. Ecco eprchè abbaimo sviluppato un sistema di supporto locale e a distanza finalizzato a formare, seguire e accompagnare i nuovi Incaricati step by step. Formazione online integrata ad eventi formativi live, in tutto il territorio nazionale. Sessioni adatte al livello di attività e con un approccio fondamentalmente pratico. In sintesi, ecco come è strutturato l'impianto formativo:
- Affiancamento pratico da parte del proprio Incaricato "Sponsor"
- Presentazioni e materiali online
- Conferenze Focus interattivi, utili a scambiare esperienze
- Eventi periodici di formazione basica e avanzata
Lavorare nel Web
Internet
è sempre più il luogo virtuale dove cercare informazioni, comunicare,
socializzare e fare shopping. Viviamo nell'era dell'informazione: il
successo di internet è legato alla rapidità con la quale puoi trovare
ciò che cerchi, alla ricchezza di informazioni disponibili e alla
comodità dell'ecommerce.
I ritmi di vita (sempre più frenetici) infatti ci impongono di adottare delle soluzioni per risparmiare tempo prezioso... e qual'è il canale commerciale disponibile in ogni momento della giornata, accessibile da casa, dall'ufficio o dal cellulare, in ogni situazione? Internet, appunto... Per quanto riguarda le aziende di vendita diretta, non essendo i loro prodotti disponibili nei supermercati, ma solo attraverso gli Incaricati alle Vendite... ecco svelato perchè vi sono sempre più persone che cercano su internet...
C'è anche un altro motivo: quanto incide oggi internet nella socializzazione? Facebook, Twitter e gli altri social network... le relazioni interpersonali dal vivo, "live", sono sempre più supportate dalla comunicazione via web. Anche il passaparola ne è influenzato! Cosa facciamo di solito dopo che abbiamo sentito parlare di un prodotto che veramente ci interessa? Se siamo un po' curiosi... andiamo su internet per saperne di più!
I ritmi di vita (sempre più frenetici) infatti ci impongono di adottare delle soluzioni per risparmiare tempo prezioso... e qual'è il canale commerciale disponibile in ogni momento della giornata, accessibile da casa, dall'ufficio o dal cellulare, in ogni situazione? Internet, appunto... Per quanto riguarda le aziende di vendita diretta, non essendo i loro prodotti disponibili nei supermercati, ma solo attraverso gli Incaricati alle Vendite... ecco svelato perchè vi sono sempre più persone che cercano su internet...
C'è anche un altro motivo: quanto incide oggi internet nella socializzazione? Facebook, Twitter e gli altri social network... le relazioni interpersonali dal vivo, "live", sono sempre più supportate dalla comunicazione via web. Anche il passaparola ne è influenzato! Cosa facciamo di solito dopo che abbiamo sentito parlare di un prodotto che veramente ci interessa? Se siamo un po' curiosi... andiamo su internet per saperne di più!
Sicurezza e Trasparenza
Le
maggiori aziende nazionali ed internazionali di vendita diretta sono
associate, in Italia, ad AVEDISCO (Associazione Vendite Dirette Servizio
Consumatori). Avedisco nasce come punto di riferimento tanto per le
Aziende che rappresenta, quanto per tutti gli Incaricati e i
Professionisti del comparto della vendita diretta.
Allo stesso tempo l’associazione mira ad essere una voce importante nella tutela e salvaguardia dei diritti dei Consumatori. L'impegno di AVEDISCO nei confronti della tutela del settore e della salvaguardia dei diritti dei Consumatori non è costruito su frasi di circostanza ma su azioni fortemente volute e sostenute nel tempo. Ne è un esempio la Legge n.173 del 2005 che riconosce e regolamenta la vendita diretta a domicilio in tutte le sue forme e mette al bando le vendite piramidali o catene di S. Antonio.
Una legge fortemente voluta da Avedisco e volta alla tutela dei diritti dei Consumatori e di quanti operano correttamente nel settore. Non solo, sin dalla sua nascita Avedisco è la prima associazione di categoria nell’ambito delle vendite dirette ad aver adottato un codice etico e di comportamento, pubblico e sottoscritto da tutte le aziende e i loro incaricati (www.avedisco.it).
Le strutture piramidali (e le "catene") NON possono affatto essere considerate delle vere attività: ciò perchè la principale fonte di guadagno per chi vi aderisce sta nel reclutare nuovi adepti. In questa tipologia di strutture truffaldine vengono pagate delle provvigioni sulle quote di iscrizione dei nuovi venditori. L'opposto di quanto accade nelle vendite dirette e nell'azienda con la quale collaboriamo, dove le quote di iscrizione non producono alcun utile per chi sponsorizza nuovi Incaricati.
I guadagni indiretti vengono calcolati UNICAMENTE sul volume d'affari prodotto dal proprio gruppo. Deve, pertanto, esserci innanzitutto un volume d'affari! Le aziende associate Avedisco, prima di essere ammesse alla compagine associativa vengono sottoposte ad attenta valutazione per verificarne affidabilità e trasparenza, correttezza degli incaricati alle vendite, coerenza dei sistemi di vendita alle norme di legge.
A livello internazionale Avedisco è membro effettivo di F.E.D.S.A. Federazione
Allo stesso tempo l’associazione mira ad essere una voce importante nella tutela e salvaguardia dei diritti dei Consumatori. L'impegno di AVEDISCO nei confronti della tutela del settore e della salvaguardia dei diritti dei Consumatori non è costruito su frasi di circostanza ma su azioni fortemente volute e sostenute nel tempo. Ne è un esempio la Legge n.173 del 2005 che riconosce e regolamenta la vendita diretta a domicilio in tutte le sue forme e mette al bando le vendite piramidali o catene di S. Antonio.
Una legge fortemente voluta da Avedisco e volta alla tutela dei diritti dei Consumatori e di quanti operano correttamente nel settore. Non solo, sin dalla sua nascita Avedisco è la prima associazione di categoria nell’ambito delle vendite dirette ad aver adottato un codice etico e di comportamento, pubblico e sottoscritto da tutte le aziende e i loro incaricati (www.avedisco.it).
Le strutture piramidali (e le "catene") NON possono affatto essere considerate delle vere attività: ciò perchè la principale fonte di guadagno per chi vi aderisce sta nel reclutare nuovi adepti. In questa tipologia di strutture truffaldine vengono pagate delle provvigioni sulle quote di iscrizione dei nuovi venditori. L'opposto di quanto accade nelle vendite dirette e nell'azienda con la quale collaboriamo, dove le quote di iscrizione non producono alcun utile per chi sponsorizza nuovi Incaricati.
I guadagni indiretti vengono calcolati UNICAMENTE sul volume d'affari prodotto dal proprio gruppo. Deve, pertanto, esserci innanzitutto un volume d'affari! Le aziende associate Avedisco, prima di essere ammesse alla compagine associativa vengono sottoposte ad attenta valutazione per verificarne affidabilità e trasparenza, correttezza degli incaricati alle vendite, coerenza dei sistemi di vendita alle norme di legge.
A livello internazionale Avedisco è membro effettivo di F.E.D.S.A. Federazione
Networking
Cos'è il Network Marketing
E' un sistema commerciale molto semplice ed efficace. In sintesi, attraverso l'acquisto di una "licenza" (un codice identificativo), si è autorizzati a vendere i prodotti di un'Azienda diventando un Incaricato alle Vendite.
Un Incaricato guadagna dalla vendita diretta dei prodotti ed in più ha l'opportunità di introdurre in attività altri Incaricati alle Vendite. Il loro codice identificativo viene "collegato" a quello del loro Incaricato "Sponsor" (da qui il termine "Network").
Generalmente, le Aziende Partner elargiscono agli Incaricati Sponsor dei premi aggiuntivi il cui importo è proporzionato al volume d'affari degli Incaricati "sponsorizzati". Più grande è il volume d'affari del gruppo, maggiori sono questi guadagni "indiretti".
Un po' di storia
Secondo alcuni studiosi, questo Sistema di Distribuzione nacque negli anni '40. La prima in assoluto sembra essere stata un'azienda californiana che vendeva vitamine. Benché a quel tempo ci fossero molte società di vendita diretta, solo quest'ultima dava la possibilità ai suoi incaricati di sponsorizzare altri e farli entrare in attività, guadagnando provvigioni anche dalle loro vendite.
Era un'organizzazione indipendente in cui gli Incaricati stessi cercavano, istruivano ed organizzavano le forze vendita. In sostanza, ogni persona aveva l'opportunità di costruire la propria Rete di Distribuzione, mentre la società forniva i prodotti e pagava le provvigioni.
Perchè così tanto Successo?
Dagli Stati Uniti all'Europa e all'Asia, il Network Marketing sta vivendo una terza fase di espansione, dopo il boom degli anni '80 e quello degli anni '90. Al giorno d'oggi si assiste alla crisi del lavoro di tipo tradizionale. La garanzia del posto fisso non resiste più in nessuna parte del mondo. Un fenomeno che tocca tutti e che, in proporzioni crescenti, si sta materializzando anche in Italia.
Migliaia di persone guardano verso le piccole attività imprenditoriali, poiché spesso rappresentano l'unica forma di riconversione. L'aspirazione a mettersi in proprio è spinta dalle rigidità del mercato del lavoro: se hai più di 35 anni sei "vecchio" oppure "costi troppo". Aumenta il desiderio di affermazione personale e sempre più persone vedono nel Network Marketing un'opportunità: per il bassissimo capitale
E' un sistema commerciale molto semplice ed efficace. In sintesi, attraverso l'acquisto di una "licenza" (un codice identificativo), si è autorizzati a vendere i prodotti di un'Azienda diventando un Incaricato alle Vendite.
Un Incaricato guadagna dalla vendita diretta dei prodotti ed in più ha l'opportunità di introdurre in attività altri Incaricati alle Vendite. Il loro codice identificativo viene "collegato" a quello del loro Incaricato "Sponsor" (da qui il termine "Network").
Generalmente, le Aziende Partner elargiscono agli Incaricati Sponsor dei premi aggiuntivi il cui importo è proporzionato al volume d'affari degli Incaricati "sponsorizzati". Più grande è il volume d'affari del gruppo, maggiori sono questi guadagni "indiretti".
Un po' di storia
Secondo alcuni studiosi, questo Sistema di Distribuzione nacque negli anni '40. La prima in assoluto sembra essere stata un'azienda californiana che vendeva vitamine. Benché a quel tempo ci fossero molte società di vendita diretta, solo quest'ultima dava la possibilità ai suoi incaricati di sponsorizzare altri e farli entrare in attività, guadagnando provvigioni anche dalle loro vendite.
Era un'organizzazione indipendente in cui gli Incaricati stessi cercavano, istruivano ed organizzavano le forze vendita. In sostanza, ogni persona aveva l'opportunità di costruire la propria Rete di Distribuzione, mentre la società forniva i prodotti e pagava le provvigioni.
Perchè così tanto Successo?
Dagli Stati Uniti all'Europa e all'Asia, il Network Marketing sta vivendo una terza fase di espansione, dopo il boom degli anni '80 e quello degli anni '90. Al giorno d'oggi si assiste alla crisi del lavoro di tipo tradizionale. La garanzia del posto fisso non resiste più in nessuna parte del mondo. Un fenomeno che tocca tutti e che, in proporzioni crescenti, si sta materializzando anche in Italia.
Migliaia di persone guardano verso le piccole attività imprenditoriali, poiché spesso rappresentano l'unica forma di riconversione. L'aspirazione a mettersi in proprio è spinta dalle rigidità del mercato del lavoro: se hai più di 35 anni sei "vecchio" oppure "costi troppo". Aumenta il desiderio di affermazione personale e sempre più persone vedono nel Network Marketing un'opportunità: per il bassissimo capitale
Il settore in cui lavoriamo
fonte: il Sole 24 ore - 19 Settembre 2011
È uno dei pochi settori del commercio con un bilancio positivo, a dispetto della crisi.
Secondo gli ultimi dati Avedisco (l'associazione che copre circa il 50% dell'offerta totale) nel primo trimestre il giro d'affari delle vendire dirette è aumentato del 10,3% rispetto allo stesso periodo del 2010. Certo, la crisi si è sentita anche in questo settore, come dimostra la leggera flessione registrata nei comparti del tessile, della cosmesi e degli accessori moda, ma il trend resta comunque positivo.
Così l'Italia si conferma il secondo mercato europeo, dietro alla Germania. Sembra dunque che gli italiani si siano abituati (...): niente corse in negozio sul filo della chiusura per fare acquisti, né lunghe file alle casse degli ipermercati e nemmeno commessi spesso impreparati a rispondere alle domande dei clienti. Con la vendita diretta tutto diventa più smart e il fatto che così si bypassano le reti commerciali tradizionali rende questa modalità ancora più interessante in un momento in cui vanno forti le formule "dal produttore al consumatore".
«Il rapporto di fiducia e fidelizzazione che si crea tra il consumatore, il prodotto e l'incaricato alla vendita è uno dei fattori determinanti per la crescita del nostro settore» sottolinea il presidente di Avedisco, Giovanni Paolino. Con gli anni la figura del venditore si è evoluta in quella di consulente personale per lo shopping, l'offerta è diventata più ampia e articolata e, quindi, il servizio è aumentato.
In Italia: Il fatturato 2009 delle aziende associate ad Avedisco è di 1.438 milioni di euro (iva inclusa).
In Europa
Nel 2008, l’Italia si colloca al quarto posto, dietro Germania, Francia e Regno Unito, nella classifica di fatturato della vendita diretta nell’Unione Europea. Il fatturato complessivo è superiore ai 12 miliardi di euro (iva esclusa). Gli incaricati alle vendite sono più di 3,8 milioni.
(fonte: FEDSA)
Nel mondo
A livello mondiale, la Vendita Diretta nel 2008 ha realizzato un fatturato globale di oltre 114 miliardi di dollari (iva esclusa). L’Italia si colloca al settimo posto nel
È uno dei pochi settori del commercio con un bilancio positivo, a dispetto della crisi.
Secondo gli ultimi dati Avedisco (l'associazione che copre circa il 50% dell'offerta totale) nel primo trimestre il giro d'affari delle vendire dirette è aumentato del 10,3% rispetto allo stesso periodo del 2010. Certo, la crisi si è sentita anche in questo settore, come dimostra la leggera flessione registrata nei comparti del tessile, della cosmesi e degli accessori moda, ma il trend resta comunque positivo.
Così l'Italia si conferma il secondo mercato europeo, dietro alla Germania. Sembra dunque che gli italiani si siano abituati (...): niente corse in negozio sul filo della chiusura per fare acquisti, né lunghe file alle casse degli ipermercati e nemmeno commessi spesso impreparati a rispondere alle domande dei clienti. Con la vendita diretta tutto diventa più smart e il fatto che così si bypassano le reti commerciali tradizionali rende questa modalità ancora più interessante in un momento in cui vanno forti le formule "dal produttore al consumatore".
«Il rapporto di fiducia e fidelizzazione che si crea tra il consumatore, il prodotto e l'incaricato alla vendita è uno dei fattori determinanti per la crescita del nostro settore» sottolinea il presidente di Avedisco, Giovanni Paolino. Con gli anni la figura del venditore si è evoluta in quella di consulente personale per lo shopping, l'offerta è diventata più ampia e articolata e, quindi, il servizio è aumentato.
In Italia: Il fatturato 2009 delle aziende associate ad Avedisco è di 1.438 milioni di euro (iva inclusa).
CATEGORIE MERCEOLOGICHE | 2008 (in migliaia di euro) |
2009 (in migliaia di euro) |
DIFFERENZA Assoluta |
DIFFERENZA % |
---|---|---|---|---|
COSMESI E ACCESSORI MODA | 238.069 | 246.922 | +8.853 | +3,72% |
CASA BENI DI CONSUMO | 140.802 | 140.529 | - 273 | - 0.19% |
CASA BENI DUREVOLI | 631.544 | 663.387 | +31.843 | +5,04% |
TESSILE | 37.725 | 35.845 | - 1.880 | - 4,98% |
ALIMENTARE/ NUTRIZIONALE | 227.931 | 257.148 | +29.127 | +12,82% |
SERVIZI | 25.076 | 25.824 | +748 | +2,98% |
ALTRO | 77.166 | 68.985 | - 8.181 | - 10,60% |
TOTALE | 1.378.313 | 1.438.640 | +60.327 | +4,38% |
N. INCARICATI ALLE VENDITE | 238.598 | 255.955 | +17.357 | +7,27% |
In Europa
Nel 2008, l’Italia si colloca al quarto posto, dietro Germania, Francia e Regno Unito, nella classifica di fatturato della vendita diretta nell’Unione Europea. Il fatturato complessivo è superiore ai 12 miliardi di euro (iva esclusa). Gli incaricati alle vendite sono più di 3,8 milioni.
(fonte: FEDSA)
Nel mondo
A livello mondiale, la Vendita Diretta nel 2008 ha realizzato un fatturato globale di oltre 114 miliardi di dollari (iva esclusa). L’Italia si colloca al settimo posto nel
Lavoro Rappresentante
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domenica 12 febbraio 2012
Tutti i giorni mi alzo, faccio colazione, mi preparo e poi vado a lavorare....... e penso che moltissima gente, come me faccia le stesse azioni, indipendentemente che sia uomo o donna.
Dopo una giornata di lavoro, più o meno intensa e/o pesante, torno a casa e mi rendo conto di aver fatto/dato molto, tanto da non veder l'ora che arrivi il fine settimana per ricaricare le batterie.
Durante il Week-end solitamente il tempo non manca cos'ì si da libero arbitrio allo svago, cercando però di non esagerare con le spese perchè il mese è ancora lungo e i soldi non sono mai molti.
Finalmente, dopo un mese di lavoro arriva il giorno dello stipendio e tutte le volte apro con ansia la busta facendo finta di non sapere quanto troverò, in modo da sentirmi giustificato a pensare (solo in quel momento) che COMUNQUE MI HANNO PAGATO TROPPO POCO a confronto di tutto il lavoro fatto.
Questo, penso sia il riassunto in breve di un mese tipo di un italiano medio che lavora e vive attorno a me.....
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